
Mark Fisher, nel suo saggio The Weird and the Eerie, prova a spiegare cos’è lo strano e l’inquietante nel mondo contemporaneo. Se non si fosse suicidato nel 2017 e avesse giocato Paradise killer, forse, avrebbe trovato facilmente la risposta. Con un’estetica vaporwave e una colonna sonora che ti rimane attaccata per giorni alle orecchie è un riuscitissimo mix di esplorazione e investigazione. Per capirci, una fusione tra Myst, Breath of the Wild e Ace Attorney. Il tutto sotto l’effetto annebbiante di un ottimo drink, che sia whiskey, cocktail o vino ma rigorosamente servito come Dio comanda.
Se volete ascoltare la mia recensione in podcast, ecco il link.
https://www.outcast.it/home/paradise-killer-recensione-switch-pc-sala-giochi?rq=gianni%20mancini
Comunque qui nel mio blog dove posso mettere anche un voto, Paradise Killer per me si aggiudica tranquillamente un 9.