LIEBSTER AWARD

Sono entrato da poco nel fantastico mondo dei blog e devo ammettere che quando ho visto arrivare questo tag da bluebabbler (grazie) pensavo fosse uno scherzo! Essendo la mia prima volta, mi cimenterò in questo esercizio.

Le regole sono queste:

  • Ringraziare il blogger che ti ha nominato, fornendo anche il link al blog
  • Rispondere alle 11 domande ricevute
  • Nominare altri 5-11 blogger
  • Chiedere 11 domande ai blogger nominati
  • Avvisare i blogger che sono stati nominati

Le domande che bluebabbler mi ha posto sono:

  • Quando hai iniziato con il tuo blog? E perché?

Questa è facile. Ho aperto il blog il 6 giugno 2019 (wow tra poco compie un anno) anche se avevo cominciato a scrivere alcuni articoli a fine 2018, dopo un intervento chirurgico importante che mi avrebbe tenuto lontano dal lavoro per molto molto tempo. Un mio amico (Max è tutta colpa tua) alla domanda: “E ora cosa faccio?” mi rispose: “Perchè non apri un blog?”

  • Genere cinematografico preferito?

Questa è difficile. Posso solo dire che meno persone hanno visto il film e meglio è (la stessa cosa la posso traslare per i videogiochi). Insomma non mi piacciono i blockbuster.

  • Descrivi la tua nemesi culinaria. Questa domanda mi ha messo in seria difficoltà! Cos’è una nemesi culinaria?
  • Star Wars e/o Star Trek? E perché?

Non sono un accanito fan di nessuna delle due, ma se devo scegliere, sicuramente Star Wars perchè senza Lucas non ci sarebbe stata la LucasArts.

  • Podcast sì o podcast no? Farli o ascoltarli?

Mi piacciono ancora le parole scritte. Odio ascoltare la mia voce quindi escludo il fare podcast, ascoltarli qualche volta.

  • Ma questo odore della carta, di cosa sa?

E’ uno dei profumi che mi appaga di più. Persino i libri che hanno preso un pò di muffa. Non riuscirò mai a leggere un ebook.

  • In lingua originale con i sottotitoli oppure abbiamo i migliori doppiatori del mondo?

Lingua originale con sottotitoli, anche per i videogiochi. Ma se sono troppo stanco va bene anche doppiato.

  • E le serie TV meglio da 4, 8, 10 o ventiquattro episodi a stagione?

8 episodi sono la mia lunghezza ideale.

  • Il romanzone da millemila pagine o il libruccolo con i racconti corti corti?

Qui mi è capitata una cosa molto strana. Sotto il periodo di quarantena sono riuscito a leggere quasi esclusivamente racconti (Respiro e Storie della tua vita di Ted Chiang, Magia Nera di Loredana Lipperini, Turbolenza di David Szalay ed altri) ma in periodi “normali” leggo tranquillamente i romanzoni.

  • Il miglior viaggio che hai fatto dove ti ha portato?

In Giappone

  • Cosa ne pensi delle catene di tag su WordPress?

Non le conoscevo, e mi ha fatto piacere essere nominato e partecipare. Ma credo che possa bastare.

Ora che sapete un pò più di cose su di me non mi resta che nominare altri blogger. Eccoli:

A questo punto mancherebbero solo le nuove 11 domande, ma sono troppo stanco ed allora ripeterò quelle di bluebabbler (grazie ancora) tranne quella sulla nemesi culinaria 🙂

  1. Quando hai iniziato con il tuo blog? E perché?
  2. Genere cinematografico preferito?
  3. Genere videoludico preferito?
  4. Star Wars e/o Star Trek? E perché?
  5. Podcast sì o podcast no? Farli o ascoltarli?
  6. Ma questo odore della carta, di cosa sa?
  7. In lingua originale con i sottotitoli oppure abbiamo i migliori doppiatori del mondo?
  8. E le serie TV meglio da 4, 8, 10 o ventiquattro episodi a stagione?
  9. Il romanzone da millemila pagine o il libruccolo con i racconti corti corti?
  10. Il miglior viaggio che hai fatto dove ti ha portato?
  11. Cosa ne pensi delle catene di tag su WordPress?

E’ tutto. Buonanotte.

MENU DI FINE ANNO

NO MORE MOTS

Per chi non lo sapesse MOTS è un acronimo che sta per More Of The Same e nel contesto videoludico sta ad indicare un titolo che ricalca quasi in toto le stesse modalità di gioco dei suoi predecessori. Pur cambiando alcuni elementi importanti come la grafica e l’ambientazione, i giochi etichettati come MOTS imitano in maniera pedissequa il gameplay di altri videogiochi, adottando alcuni accorgimenti che li rendono più attuali ed accattivanti, ma pur sempre qualcosa di non originale. Insomma una minestra riscaldata. Siccome ho detto più volte e ribadito anche in  questo blog che a me le minestre riscaldate, per quanto buone esse siano, non piacciono più, ho deciso di dedicare il mio ultimo post del 2019 a quei titoli che assomigliano ad un piatto dagli accostamenti improbabili, ma che una volta assaggiato ti fanno esclamare: WOW! E allora la solita minestra riscaldata rimarrà solo un brutto ricordo, rimpiazzata da piatti sperimentali, bizzarri, capaci ancora di stupire le nostre papille gustative assuefatte e atrofizzate.

Ecco il mio menù di fine anno. Buon appetito

Antipasto BABA IS YOU 

Un puzzle game che ha come ingredienti principali dei blocchi di parole e i connettivi logici. Senza fronzoli ed orpelli, nella sua semplicità un mix di spietatezza, originalità, sadicità ma che sa regalare forti soddisfazioni. Dalla Finlandia con amore.

Primo APE OUT

Qui alcuni sapori potreste anche riconoscerli (Hotline Miami su tutti) ma sono sapientemente miscelati e riarrangiati da tre grandi chef. Ed il risultato finale è potente, dirompente, ancestrale come il gorilla che andrete ad impersonare. Un pugno allo stomaco.

Secondo UNTITLED GOOSE GAME

“Come secondo signore abbiamo l’oca arrosto”. Questa è la fine che farebbe la protagonista di UGG se gli abitanti del tranquillo villaggio inglese dove vive la nostra bianca pennuta, fossero riusciti a catturarla. Invece lei è sfuggente, è furba, sa nascondersi, e fa tanti ma tanti dispetti.

Dolce FLORENCE

Una storia dolce e colorata come un pasticcino. Si sfoglia come un graphic novel, si interagisce poco o niente, dura giusto il tempo di un boccone, ma in così poco spazio viene racchiuso un concentrato di bellezza, poesia, arte, musica, delicatezza, che non ha eguali.

Caffè MINIT

Un gioco che dura 60 secondi, poi si muore e si ricomincia da capo.

Buon anno